La cerva alla fonte
Una cerva arrivava ad una fonte e desiderosa di bere contemplava (θεάομαι) la propria ombra sull’acqua.
Gioiva (ἀγάλλω) per le sue grandi e ramose corna, si crucciava (ἄχθομαι) molto per le zampe che erano sottili e deboli. Ma un leone che era sopraggiunto la assaliva: essa, volta in fuga, di molto gli stava avanti per il vigore delle zampe.
Quando entrava in un terreno boschivo le corna si impigliavano (ἐμπλέκω) nei rami di un albero e la cerva veniva presa dal leone. Essendo in procinto di essere uccisa diceva fra sé: «O me infelice, quella dalle quali credevo (οἴομαι) essere offesa, da quelle era salvata, con quelle di cui molto mi vantavo, per quelle sono perduta». Così spesso nei pericoli quelli che sono sospettati sono i salvatori degli amici, traditori quelli che godono fiducia. (by Geppetto)
Dal libro Antropon Odoi
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