La cerva che esorta il figlio a combattere
ἔλαφον ἡ μήτηρ ἐνουθέτει ταῦτα λέγουσα· «κέρας, ὦ παῖ, παρὰ τῆς φύσεως εἴληφας, μεγέθει δὲ διενήνοχας σώματος· καὶ οὐκ οἶδα ὅ τι παθὼν ἀποδιδράσκεις ἐπιόντας τοὺς κύνας»...
La madre (νουθετέω), consigliava il cerbiatto/cervo dicendo queste cose: "Le corna (κέρας -αος, contr.-ως, τό), o figlio, (ειληφας = perf.λαμβάνω) le hai ricevute da parte della natura.
( Διενηνοχας perf.Διαφέρω ) tu ti distingui per forza/grandezza del corpo e non sei capace (οἶδα pf.di εἴδω con senso di pr.) di subire (πάσχω) i cani che ti assalgono. Diceva queste cose e si sentiva una corsa di cani di lontano.
Quella dopo aver raccomandato al figlio di rimanere immobile preparava lei stessa la fuga. La favola ribadisce che l'esortare è risoluto invece ciò che si fa è difficile.
(by Vogue)
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