La gatta e Afrodite.
Γάλη τις φιλέραστος καλοῦ καγαθοῦ νέου ἠὔχετο τῇ εὐνώ Ἀφροδίτῃ τὴν μορφὴν μεταβάλλειν καὶ παρθένον ἀποδεικνύναι. Ἡ δὲ θεὸς ὅτι τῆς Γάλης οἰκτόν εἶχεν τὸ δυστήνον ζῷον εἰς καλὴν κόρην μετέβαλλεν. Ὡς σὲ ὁ καλὸς νέος τὴν κόρην ἔβλεπε, αὐτῆς ἡραέτο καὶ εἰς οἰκίαν ἀμήγεν.
Una gatta (donnola) molto innamorata di un giovane buono e bello pregava la benevola Afrodite di cambiare il (suo) aspetto e di farla diventare una ragazza.
La dea, poiché aveva compassione della gatta, trasformava il miserabile animale in una bella fanciulla. Quando il bel giovane vedeva la fanciulla, si innamorava di lei e la portava a casa (sua). In questa, la fanciulla si adagiava sul letto accanto al giovane, Afrodite vuole sapere se la gatta con l'aspetto si è anche sbarazzata dell'indole, perciò manda in mezzo (al letto)
un topo Ma la gatta si dimenticava subito del giovane e si lanciava a ... ( σιώκειν ???) il topo. Ma Afrodite si infuriava con lei e di nuovo la mutava nell'antico aspetto.
La favola è adatta anche agli uomini. Questi infatti possono cambiare l'aspetto, ma non le indoli.
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