Una moltitudine di esuli fugge da Atene
Una moltitudine di esuli fugge da Atene
versione latino Giustino
Tyranni miseras urbis reliquias caedibus et rapinis exhauriunt. ...
I tiranni prosciugano i miseri resti della città con stragi e rapine. Dunque c'è la fuga di tutti dalla città, la Grecia si riempie di esuli Ateniesi.
Agli infelici esuli veniva sottratto ogni aiuto, tutti andavano ad Argo e a Tebe e là, non solo trovavano un esilio sicuro, ma tentavano di ritornare in patria. Tra gli esuli c'era Trasibulo, uomo nobile e coraggioso, che, anche con il pericolo voleva liberare la patria e dava una mano per la salvezza comune.
Raduna gli esuli e occupa il castello di File, nei territori dell'Attica. Parecchi favorivano il piano di Trasibulo: tra questi anche Ismenio, il più importante tra i Tebani, e Lisia, oratore Siracusano, allora esule, che con il suo stipendio mandò in aiuto ad Atene molti soldati.
Combattono una dura battaglia. Ma, poiché gli esuli combattono per la patria con somma forza, gli altri per la dominazione altrui, i tiranni vengono sconfitti.
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