Diogene e i Corinzi
Alfa beta grammata pagina 148 numero 43
Inizio: Οποτε γαρ ο Φιλιππος ελεγετο ηδε επελαυνειν, οι Κορινθιοι παντες εταραττουντο... Fine: ως μη μονος αργειν δοκοιην εν τουσουτοις εργαζομενοις.
Quando infatti Filippo si diceva ormai avanzare, tutti i Corinzi erano in agitazione ed erano all’opera, l’uno che preparava le armi, un altro che trasportava pietre, un altro che consolidava in basso le mura, un altro che rafforzava i bastioni, un altro che assisteva all’altro in qualcosa delle cose utili.
Diogene vedendo queste cose, poiché non aveva niente che potesse fare – nessuno infatti gli serviva in niente – avvoltosi il mantello attorno con molta fretta anch’egli faceva rotolare la botte, in cui per caso abitava, su e giù del Craneo; e chiedendo uno dei soliti, Perché fai questo, o Diogene?
Faccio rotolare, disse, anch’io la botte, perché il solo non sembrassi lavorare tra siffati uomini di lavoro.