Odio inveterato di Annibale nei confronti dei romani
Alfa beta grammata pagina 371 numero 27
Inizio: Ο δ'Αννιβας ατε νεος μεν ων πληρης δε πολεμικης ορμης επιτυχης δ'εν ταις επιβολαις ... Fine: υμμαχια τινας των υφ'αυτους ταττομενων αδικουσι.
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Annibale, poiché era giovane, pieno di ardore bellico, fortunato nelle sue imprese, incitato già da molto tempo all'odio contro i Romani, come se avesse a cuore i Saguntini, di fronte a quelli rimproverava i Romani per il fatto che, poco tempo prima, mentre essi erano in lotta, accettato l'arbitrato, avevano ingiustamente mandato a morte alcuni dei capi;
non avrebbe tollerato che questi fossero vittime di una violazione di un patto - era infatti costume dei Cartaginesi non trascurare nessuno di coloro che ricevevano ingiustizie-; mandò poi ai Cartaginesi ambasciatori, per chiedere che cosa si dovesse fare, poiché i Saguntini, fidandosi dell'alleanza con i Romani, commettevano torti contro alcuni di coloro che erano sottoposti a loro (ai Cartaginesi).