Temistocle fugge in Asia

Inizio: Θεμιστοκλῆς εὑρὼν δὲ δύο νεανίσκους ἐμπορικαῖς δὲ ἐργασίαις χρωμένους, καὶ διὰ τοῦτο τῶν ὁδῶν ἐμπείρως ἔχοντας, μετὰ τούτων ἔφυγε.... Fine: καὶ παραδόξως καὶ ἀσφαλῶς αὐτὸν διέσωσεν εἰς τὴν Περσίδα

Testo greco completo

Temistocle avendo casualmente incontrato due giovani che mercanteggiando erano diventati pratichi delle strade, con essi si mise in cammino.

Così mentre viaggiava di notte ingannando i Lacedemoni, da quei giovani amorevolmente e con ogni attenzione aiutato finalmente scappò in Asia. Egli come ospite un uno privato detto Lisiteide assai distinto per celebrità del nome e per la richezza e presso lui si ricoverò. Era Lisiteide amico del re Serse infatti nell'occasione che l'esercito era passato di la, egli lo aveva lautamente banchettato tutto, per cui era venuto in familiarità e nelle grazie del monarca.

Ora commiserando Lisiteide la fortuna di Temistocle decise di volerlo salvare e gli promise di impiegare in ciò ogni sua opera. Ma quando Temistocle chiese di essere condotto da Serse all'inizio egli si rifiutò, dicendo che in tale maniera avrebbe incontrato la morte per le tante cose fatte da lui a danno dei persiani:

pensando inoltre che questo passo avrebbe poto giovare (alla fine) acconsentì e gli procurò quanto occorreva in modo che potesse con tutta sicurezza recarsi in Persia.

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