Zeus Prometeo Atena e Momo - Alfa Beta grammata

Alfa Beta Grammata 2 pagina 334 numero 24

Ζευς και Προμηθευς και Αθενα κατασκευααντες ο μεν ταυρον ... Ο λογος δελοι οτι ουδεν ουτως εστιν εναρετον, ο μη Παντως περι τι ψογον επιδεχαι

Zeus, Prometeo e Atena, avendo forgiato uno un toro, Prometeo un uomo, e avendo l’altra costruito una casa, scelsero come giudice Momo.

Questo, provando invidia per quelle opere, disse cominciando che Zeus aveva sbagliato perché non aveva collocato gli occhi del toro sulle corna, per vedere dove colpiva, che invece Prometeo aveva sbagliato perché non aveva appeso fuori i pensieri dell’uomo, affinché i malvagi non rimanessero nascosti, e inoltre fosse chiaro cosa ciascuno ha nella mente.

Per terza cosa disse che Atena doveva mettere sotto la casa delle ruote, perché, qualora uno avesse abitato nei pressi di un vicino malvagio, cambiasse facilmente posizione.

E Zeus, sdegnatosi con lui per la sua invidia, lo cacciò dall’Olimpo. La favola dimostra che nulla è così perfetto, che non possa assolutamente ricevere una critica.

Note del traduttore: κατασκευασαντες – φθονησας – αρξάμενος – θέντα – αγανακτήσας = participi congiunti. Guarda il nostro video per ripassare la

Regola del participio congiunto che trovi qui

Qui puoi vedere il testo greco completo

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