Il pastore e il mare - libro Atena
Libro Atena pagina 252 numero 32
Ποιμήν νέμων ποίμνιον παρά τη άλί, ώς έθεάτο την θάλασσαν γαληνήν τε και πραειαν, έπεθύμει (= έπεθύμεε) πλειν (= πλέειν)....
Un pastore pascolando in un luogo vicino alla costa come vide il mare calmo e tranquillo desiderava navigare.
Perciò vendeva le pecore, acquistava delle porpore e dopo caricava la nave e salpava; Durante la navigazione scoppia una violenta tempesta ed il pastore alzando le mani elevava suppliche (supplicava) agli dei per la salvezza ma la nave ugualmente si rovesciò.
Così il pastore perdeva tutto il carico (e il pastore) giungeva a nuoto fino a terra. Divenuto nuovamente il mare tranquillo poiché gli si avvicinò una persona, il pastore gli disse:
"o carissimo, (il mare) desidera nuovamente della porpora" Così molte volte i malanni per i saggi diventano insegnamenti.