Filippo affida ad Aristotele l'educazione del figlio - Plutarco (Versione kata logon)
Filippo affida ad Aristotele l'educazione del figlio
versione di greco di Plutarco Traduzione dal libro Kata Logon pagina 341 la numero 238
Καθορῶν δὲ τὴν φύσιν αὐτοῦ δυσνίκητον μὲν οὖσαν, ἐρίσαντος μὴ βιασθῆναι, ῥᾳδίως δ’ ἀγομένην ὑπὸ λόγου πρὸς τὸ δέον, αὐτός τε πείθειν...
Traduzione
Filippo si rese conto che Alessandro non si lasciava piegare tanto facilmente, che mordeva il freno per un istinto innato di libertà, ma che al tempo stesso era sensibile ai richiami della ragione e del dovere, per cui più che con la forza cercò di prenderlo con l'arte della persuasione, e poiché non si fidava granché dei vari maestri che gli aveva messo accanto per educarlo e istruirlo nelle arti e nelle altre discipline - un'impresa notevole, che richiede, come dice Sofocle, «molti timoni e molti freni insieme» - chiamò a corte Aristotele, il filosofo più dotto e più famoso, pagandolo profumatamente, ricostruendo la sua città natale, Stagira, ch'egli stesso aveva distrutto, e richiamando in patria i cittadini ch'erano stati esiliati o ridotti in schiavitù. Come sede degli studi scelse il Ninfeo di Mieza, dove ancor oggi
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Τὸν Ἀλεξάνδρου τοῦ βασιλέως βίον καὶ τὸν Καίσαρος, ὑφ’ οὗ κατελύθη Πομπήϊος, ἐν τούτῳ τῷ βιβλίῳ γράφοντες, διὰ τὸ πλῆθος τῶν ὑποκειμένων...