Saccheggio dei templi a Selinunte
SACCHEGGIO DEI TEMPLI A SELINUNTE
VERSIONE DI GRECO di Diodoro Siculo
TRADUZIONE dal libro Katà logon - pag. 328 n. 223
Οσας δε των γυναικων μετα τεκνων εις τους υαους ... υεκρων πληρης.
Presero quante delle donne che con i figli si erano rifugiate nei templi, ordinavano di non ucciderle e diedero fiducia a queste sole.
Fecero questo non avendo compassione degli infelici, ma prendendo precauzioni affinché le donne avendo disperato della salvezza non incendiassero i templi e non potessero saccheggiare le ricchezze consacrate ad essi.
Infatti a tal punto i barbari differivano dagli altri in crudeltà, che, risparmiando gli altri coloro che si erano rifugiati nei templi per non commettere empietà verso il dio, i Cartaginesi al contrario tenevano lontani i nemici per saccheggiare i templi degli dei.
Essendo ormai notte la città era stata saccheggiata, delle case alcune furono bruciate, altre furono abbattute, e tutto il luogo era pieno di sangue e di morti.