Le Lepri e le rane - Greco Lingua e civiltà

Greco lingua e civiltà 1 pagina 102 numero 349

Οι λαγωοι συνερχομενοι τον ιδιον απεπλαιοντο βιον, ως επισφαλεστατος ειη και δειλιας πλεως· και γαρ υπ'ανθρωπων και κυνων και αετων και αλλων πολλων αναλισκονται· .... Ο μυθος δηλοι οτι οι δυστυχοντες εξ ετερων κακα πασχοντων παραμυθουνται.

Un giorno, delle lepri, incontrandosi, si lamentavano le une con le altre della loro vita perché erano pericolosa e piena di paura.

E infatti venivano uccise da uomini, cani, aquile e molti altri animali. Quindi (decidevano che) era meglio morire una volta per tutte che temere per la vita. Dunque stabilito ciò, si lanciarono contemporaneamente nello stagno, per buttarsi in questo e annegare.

Essendo le rane disposte attorno allo stagno, poiché avevano sentito il rumore della corse, quando le lepri balzarono direttamente dentro a quello, una delle rane che sembrava più perspicace delle altre disse: "Fermatevi compagne, non fate niente di terribile a voi stesse.

Ora, infatti, come vedete ci sono altri animali più sventurati di noi". La storia dimostra che gli infelici traggono coraggio da altri che patiscono cose peggiori.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 12:58:57 - flow version _RPTC_G1.3