La manovra di Telemaco
Ὁ μὲν ἀοιδὸς φορμίζων ἀνεβάλλετο καλὴν ᾠδήν, ὁ δὲ Τηλέμαχος ἔφη πρὸς τὴν Ἀθηνᾶν, ἄγχι ἔχων τὴν κεφαλήν (οὐ γὰρ ἤθελε τοὺς μνηστῆρας ἀκούειν)· «Ξένε φίλε, μέμφη μοι ...
L'aedo, pizzicando la cetra, sollevava un bel canto, mentre Telemaco diceva ad Atena, avendo la testa vicina (infatti non voleva che i pretendenti sentissero): "O straniero amico, non mi biasimare se dico qualcosa. A loro interessa solo il canto, poiché mangiano facilmente le risorse altrui, il bene di un uomo di cui ... (CONTINUA)