La Pizia e Socrate
Εγω γαρ, ω ανδρες Αθηναιοι, δί ουδεν αλλ' η δια σοφιαν τινα τουτο το ονομα εσχηκα... επειδη εκεινος τελετευτηκεν.
Io infatti, o giudici ateniesi, ho avuto (perf.ἔχω 1a sing.) il mio nome [di sapiente] per null'altro che per una certa sapienza. Non mi interromperete (fut.θορυβέω) nemmeno se a qualcuno di voi sembrerò (fut.δοκέω) dire cose superbe ma vi riporterò (fut.Ἀναφέρω) le parole di uno che da affidamento. Infatti della mia sapienza e di che specie sia...(CONTINUA)