Lo sparviero e l'usignolo
Ἀηδὼν ἐπί τινος ὑψηλῆς δρυὸς καθημένη κατὰ τὸ σύνηθες ᾖδεν...
Un usignolo che giaceva su un'alta quercia cantava come abitudine. Ma uno sparviero, avendolo visto, poiché mancava di cibo, dopo essere piombato su lo afferrò.
Allora, quello che stava per essere divorato lo pregò di liberarlo dicendo che egli stesso non era adatto a riempire il ventre di uno sparviero; ma bisognava che lui stesso, se mancava di cibo, si volgesse ad uccelli più grandi.
E lo sparviero, rispondendo disse: "Ma io sarei stupido se, dopo aver lasciato andare l'effettiva preda nelle mani, seguissi le cose che non ancora si presentano".
Versione di greco tratta da Esopo