Tifone - Ellenisti versione greco
Tifone Ellenisti pagina 299 numero 11
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Quando gli dei prevalsero sui Giganti, la Terra ancora di più irritata si unisce con Tartaro e in Cilicia genera Tifone, che aveva una natura mista di uomo e di fiera.
Questo poi per grandezza e per forza era superiore (leti, aor. ) a lutti gli esseri, quanti la Terra generò. Egli aveva le membra fino alle cosce di enorme grandezza (e) di forma umana, così da superare tutti i monti; la testa, poi, spesso toccava le stelle; aveva le mani l'una sporgente verso l'occidente, l'altra, invece, verso l'oriente; da queste sporgevano fuori cento teste di serpenti; le membra dalle cosce (in giù) avevano enormi spire di vipere il cui strisciare produceva un orrendo sibilo.
Una chioma irsuta pendeva dalla testa e dalle guance, fuoco veniva sprizzato dagli occhi.
Tifone che era di tal genere e di tale grandezza, scagliando pietre contro il cielo stesso, si aggirava al tempo stesso tra sibili e urla; dalla sua bocca sgorgava un gran turbine di fuoco. Gli dei come videro che assaliva il cielo, si mossero fuggitivi in Egitto.