Dure parole di una figlia contro un padre disonesto
Erga Emeron numero 230
Inizio: Επειδή δέ συνήλθομεν, ἢρετο αύτον ή γυνή, τίνα ποτέ ψυχήν ἒχω... Fine: τῶν έμαυτῆς τόν βίον καταλιπεΐν, άδικως δέ άφελέσθαι τήν τοῦ πατρός ούσιαν.’
Quando ci riunimmo la donna gli chiese con quale cuore ritenesse giusto usare una simile volontà riguardo ai ragazzi “essendo tu fratello del loro padre, padre mio, zio e nonno a loro E se- dice- per nessuno degli uomini volevi aver riguardo bisognava almeno che tu temessi gli dei. Tu che quando partì (Diodoto) ricevesti da lui in deposito 5 talenti. (continua)