L'astrologo - Esperia

Esperia 1 Pagina 145

Un astrologo usciva ogni sera ed aveva l’abitudine (impf. medio di ἐθίζω) di guardare il cielo.

E una volta in cui aveva gli occhi (νόος, -όου, ὁ : la mente, quindi gli occhi della mente) al cielo, cadde in una cisterna (φρέαρ, genera l’aggettivo italiano freatico=profondo).

Egli gemeva (impf. di ὀδύρομαι) ed allora un uomo, quando sentì (aoristo di ἀκούω) i lamenti dell’astrologo, si avvicinò e disse: «Tu vuoi vedere le cose (τα) in cielo, ma non fai attenzione a quelle della terra». Infatti gli uomini che si vantano di fare cose incredibili (παράδοξος da cui i lemmi paradosso e paradossale) non sono poi capaci a fare cose comuni. (traduzione by Geppetto)

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