Epimenide - Versione Diogene Laerzio Euloghia
Epimenide versione greco Euloghia
Ἐπιμενίδης, καθά φησι Θεόπομπος καὶ ἄλλοι συχνοί, πατρὸς μὲν ἦν Φαιστίου, οἱ δὲ Δωσιάδα, οἱ δὲ Ἀγησάρχου....
Teopompo e parecchi altri riferiscono che padre di Epimenide fu Festio, altri Dosiade, altri ancora Agesarco.
Cretese di stirpe, da Cnosso, portava i capelli lunghi contro la consuetudine locale. Epimenide fu una volta mandato dal padre in campagna a cercare una pecora, ma verso mezzogiorno deviò dal cammino e s'addormentò sotto un antro per cinquantasette anni. Svegliatosi, dopo, cercava la pecora, credendo di aver dormito per poco tempo.
Poiché non la trovava, si diresse al campo, che trovò però tutto cambiato ed in possesso di un altro, per cui fece ritorno in città, in preda al dubbio ed all'incertezza.
Ivi giunto entrò nella sua casa, ma quelli in cui s'imbatté gli domandarono chi fosse; alla fine trovò il fratello minore, allora già vecchio, dal quale apprese tutta la verità. Divenne noto presso i Greci e fu creduto carissimo agli dèi.