Prime esperienze di Lucio trasformato in asino
Εγω δε τα μεν αλλα ονος ην, τας δε φρενας και τον νουν ανθρωπος εκεινος; ... Κινδυνευεται μοι μηδεν κακον πεποιηκοτι.
Per il resto io ero un asino, ma nel (mio) cuore e nella (mia) mente ero un essere umano (lett. uomo), (proprio)
Costui, accorgendosi che io entravo, sospettando che mi introducessi come compartecipe con loro del fieno, ripiegando le orecchie erano pronti a difendere il ventre con i piedi; ed io, che avevo inteso, allontanandomi ad una certa distanza dalla mangiatoia, essendo in piedi mi mettevo a ridere, e la mia risata era un raglio.