Il lupo e l'agnello - Versione Eulogos
Eulogos pagina 342 numero 116
Inizio: Λυκος θεωμενος αρνα απο τινος ποταμου πινοντα τουτον εβουλετο μετ'ευλογου αιτιας καταθοιναν... Fine: Ο λογος δηλοι οτι προς τους αδικους ουδε δικαια απολογια ισχυει
Un lupo vedendo un agnello che beveva presso un fiume voleva divorarselo (καταθοινάω infinito presente) con un ragionevole motivo.
Perciò sedendosi più in alto adduceva a pretesto (αἰτιάομαι) che lui gli sporcava (θολόω) l'acqua e che lui non gli permetteva (ἐάω participio presente) di bere. Dicendo quello che beveva con l'estremità delle labbra e che non gli era possibile, sedendo più in basso, agitare l' acqua che veniva prima, il lupo, privato di questo pretesto, diceva:
"Ma tu sei quello che l'anno scorso insultava mio padre ". Ed avendo quello detto che allora non era ancora nato, il lupo gli diceva:
"tu hai dunque abbondanza di tutti gli idonei discorsi di difesa, ma io ti mangio." La favola dimostra che sugli ingiusti non hanno forza giusti discorsi di difesa.(da Esopo)
Altra proposta di traduzione
Un lupo, che osservava un agnello che beveva in un fiume, ne voleva, per comprensibile motivo, fare un pranzo sontuoso.
Perciò, pur essendo seduto più in alto, lo incolpava (αἰτιάομαι) di intorbidirgli (θολόω) l’acqua da bere, cosa non consentita (ἐάω) a lui. Dopo avergli risposto che lui beve su di una sponde più alte e che in nessun modo era possibile a lui situato più in basso smuovere l’acqua più in alto, il lupo, non traendo vantaggio da questa scusa, diceva:
«Ma l’anno scorso mio padre fu insultato». Attenuta risposta che egli l’anno precedente non era ancora nato, il lupo diceva contro di lui: «Tu dunque ti avvali di tutte queste valide risposte, ma io ti mangio lo stesso». Il racconto insegna che per i malvagi non vale nessuna valida giustificazione. (by Geppetto)