Agesilao fratello di Temistocle punisce la sua mano destra
Agesilao fratello di Temistocle punisce la sua mano destra
Versione greco Plutarco greco nuova edizione
Ξέρξης μετά πεντακοσιων φρουρεισθαι αυτο προσεταξε ... Fine: φρουρεισθαι αυτο προσεταξε
Traduzione numero 1
Serse approdando con 500 miriadi ad Artemisio dichiaro guerra agli abitanti(. )gli Ateniesi confusi inviarono (come)
spia Agesilao fratello di Temistocle sebbene suo padre per sogno vide perse entrambi le mani. Giunto l'uoomo verso il popolo dei Barbari in abito Persico uccise Mardonio una delle guardie del corpo supponendo fosse(essere) Serse.
Catturato per opera delle guardie del corpo fu condotto legato dal Re. D ciò un sacrificio stando per fare da se verso l'altare di Elios tendeva la mano destra e avendo atteso che non conosce gemiti i dolori fu liberato dalle catene dicendo:
-Tutti come questi Ateniesi siamo: se non ti fidi mi bruciero la (mano) sinistra-. Serse spaventato non lo uccideva e ordinò che Agesilao fosse sorvegliato
Traduzione numero 2
Serse con cinquecentomila (uomini), dopo essere sbarcato ad Artemisio, dichiara guerra agli abitanti;
gli Ateniesi quindi inviarono Agesilao, il fratello di Temistocle, come spia, sebbene Neocleo in persona, il padre, avesse visto in sogno il figlio che ritraeva entrambe le mani. Dopo essere giunto presso i barbari in veste di Persiano, interrogò Mardonio, una delle guardie del corpo, pensando che fosse Serse.
Colto sul fatto lì intorno, fu condotto dinanzi al Re. Essendo il re sul punto di sacrificare buoi sull'altare di Elio, Agesilao mise davanti la mano destra, e dopo aver sopportato senza lamenti le torture venne liberato dalle catene e disse:
"Tutti noi Ateniesi siamo così: se ne dubiti, porgerò anche la sinistra". Serse, spaventato, ordino che egli fosse vigilato.