La fondazione di Tebe (apollodoro) Versione greco nuova edizione es.1

La fondazione di Tebe versione di greco di Apollodoro Pag 264 n 7 del libro "Greco esercizi 1"

Dopo la morte della madre Cadmo viene cacciato dai Traci e andava a Delfi cercando notizie in Europa.

Il dio indicava di non preoccuparsi di Europa, gli diede un responso al brillante comandante di fondare una nuova città dove la giovenca cade stanca (sarebbe caduta stanca). Interpretando il responso procedeva per la Facia, poi imbattendosi nella giovenca e nei bovari di Peloganto seguiva l'animale.

Egli attraversa la Beozia, si adagia li dove Cadmo fonda la città di Cadmo dove ora c'è Tebe. Ad Atena volendo sacrificare la giovenca manda i compagni affinché prendessero l'acqua della fontana di Aria: il drago guardiano della fontana uccide molti dei compagni, Cadmo adirandosi uccide il drago e obbedendo ad Atena semina i denti dell'animale.

Dopo nacquero dalla terra uomini armati chiamati gli Sparti. Cadmo getta le pietre agli Sparti ed essi riconoscendo di essere colpiti gli uni dagli altri portano la battaglia.

Dal libro greco terza edizione

Dopo la morte della madre, Cadmo fu ospitato dai traci e andò verso Delfi domandando riguardo a Europa.

Il dio disse di non indagare su Europa, di usare come guida un bue bianco e di fondare una nuova città dove il bue si sarebbe sdraiato stanco. Ottenuto il responso andò attraverso la Focide, e in seguito si imbatte nel bue nella mandria di Pelegonta Esso attraversa la Beozia e si sdraia, là Cadmo fonda la città di Cadmea, dove adesso c'è Tebe seguendo l'animale.

Volendo sacrificare il bue ad Atena invia i compagni per prendere dell'acqua dalla fonte di aria: ma il drago, il custode della fonte, uccide molto dei compagni. Cadmo, adirandosi, uccide il drago e lasciandosi persuadere da Atena, sparge i denti del mostro.

Quindi dalla terra nascono uomini chiamati Sparti. Cadmo getta delle pietre contro gli Sparti, essi ritenendo di essere colpiti gli uni dagli altri, iniziano a combattere. Sopravvivono in cinque: echione, udeo, ktonio, iremora e polore.

Versione stesso titolo da altro libro

Deucalione fu figlio di Prometeo. Questo, che regnava sulle regioni intorno a Ftia, sposò Pirra, figlia di Epimeteo e Pandora, che gli dei plasmarono come prima donna.

Quando Zeus volle desiderò distruggere la stirpe dell’età del bronzo, su suggerimento (avendolo consigliato) di Promèteo, Deucalione, avendo costruito un’arca e avendo messo i viveri, si imbarcò su questa con Pirra. Zeus allora, avendo fatto cadere dal cielo molta pioggia, sommerse la maggior parte della Grecia, così che tutti gli uomini furono uccisi, tranne pochi che fuggirono sulle vicine alte montagne.

Allora i monti della Tessaglia si aprirono separandosi e le regioni al di fuori dell'Istmo e del Peloponneso si mescolarono insieme tutte quante. Deucalione, essendo trasportato sull’arca attraverso il mare per nove giorni ed altrettante notti, approdò al Parnaso e là, quando le piogge ebbero tregua, dopo essere sbarcato, sacrificò a Zeus protettore dei fuggiaschi.

Zeus avendo inviato Ermes da questo, gli concesse di chiedere ciò che voleva; ed egli chiese di avere degli uomini. E quando Zeus (glielo) disse, scagliava delle pietre sollevandole sopra il capo, e quelle che Deucalione lanciò diventarono uomini, mentre quelle che lanciò Pirra donne.

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