Le zanzare e il leone - Esopo Versione greco Terza edizione
Inizio: κωνωψ προς λεοντα ελεγε. . Fine: . .και κρατιστοις πολεμων υπο ευτελεστατου ζωου, της αραχνης, απωλλυτο.
Una zanzara diceva al leone: "Né mi spaventi, né sei più abile di me. infatti giudichi a noi di essere il più grande per forza che gratti con gli artigli e mordi con i denti; ma anche una donna combattendo così con l'uomo riesce.
Infatti se vuoi, andiamo verso la guerra". E suonando la zanzara si slanciava, mordendo la faccia priva di chioma e il naso di lui.
Il leone abbatteva se stesso con i propri artigli e rifiutava la fine. Così la zanzara vincendo il leone, suonando e cantando per la vittoria, vola via: ma un ragno si slancia ed essendo mangiata, (la zanzara)
si lamentava poiché il più grande e il più forte dell'animale rendendo ostile dal più semplice, come il ragno, periva.