Il naufrago e il mare
Gymnasmata pagina 176 numero 26
Inizio: Ναυαγος επειδη εξεβραζετο το εις τον αιγιαλον, δια τον κοπον κατεδαρθανε· ... Fine: οταν υπακουωσιν αλλοις, αλλα τους εφισταμενους.
Un naufrago dopo che si gettava sulla spiaggia e dormiva per la stanchezza quando dopo poco (tempo)
si svegliava guardava il mare e lo criticava e (gli) diceva che poteva ingannare gli uomini con l'apparenza di mare calmo (di calma) ma che invece quando eventualmente li accoglieva poteva diventare violento e poteva ucciderli.
Ma il mare gli diceva: "Ma, o uomo, non rimproverare me ma i venti: io infatti sono sempre lo stesso ma quelli mi assalgono all'improvviso mi gonfiano/agitano e mi inaspriscono." ...(CONTINUA)