Duplice natura dell'uomo - Giuliano versione greco Hellenikon phronema
Duplice natura dell'uomo versione greco Giuliano
traduzione libro hellenikon phronema
Pagina 115 numero 97
testo greco: Κοινως μεν δη τα προσθεν ρηθεντα περι της ουσιας αυτου ταις δυναμεσι προσηκειν υποληπτεον....
Le cose dette prima si deve pensare appartengano alle potenze della sua essenza. Infatti l’essenza di Dio non è altro, seconda parte potenza, e certamente la terza parte riguarda queste azioni divine.
Perché appunto vuole ogni cosa, questa è, può ed agisce: né infatti egli se non è vuole, né vuole comprendere né è capace, né egli può vuole agire.
Queste cose dunque riguardo l’uomo non è così; duplice infatti la natura che contrasta dell’anima e del corpo unita nell’uno, sembra essere una lotta e divisione della divinità, del tenebroso ed anche oscuro.
Poiché anche Aristotele dice che per simile cosa né piaceri né pene ammettono tra di loro in noi ciò perché diversi, dice che è diletto in noi tra le cose naturali l’avversaria contro quella generò il doloroso.