Inferiorità di donne schiavi e barbari - Aristotele versione greco hellenikon phronema
Inferiorità di donne schiavi e barbari Aristotele versione greco traduzione dal libro versioni di greco
Hellenikon phronema numero 158 pagina 97
οὖν διώρισται τὸ θῆλυ καὶ τὸ δοῦλον (οὐθὲν γὰρ ἡ φύσις ποιεῖ τοιοῦτον οἷον οἱ χαλκοτύποι τὴν Δελφικὴν μάχαιραν, πενιχρῶς, ἀλλ' ἓν πρὸς ἕν·...
In natura dunque si distinguono la femmina e lo schiavo (infatti la natura nulla produce in modo miserevole tale come i fabbri il coltello delfico, ma una sola cosa per un solo scopo; così infatti ogni strumento porterebbe a compimento ottime cose, se servisse non a molti usi ma ad uno solo); tra i barbari la femmina e lo schiavo hanno lo stesso ruolo.... (CONTINUA)