Ermes e lo statuario - Esopo Versione greco da Mondo Greco Gymnasion e i greci e noi
Ermes e lo statuario versione di greco di Esopo
Traduzione libro Libro: Mondo Greco n° 132 e dal libro i greci e noi
Ermes volendo conoscere in quale onore fosse presso gli uomini entrava nel laboratorio di uno statuario assomigliando ad un uomo. (Ovvero fece finta di essere un uomo). Dapprima vedeva la statua di Zeus e chiedeva a quanto la vendesse (vendesse questa).
Lo statuario diceva che la vendeva ad una dracma. Ermes dunque rideva poi avvicinandosi alla statua di Era di nuovo chiedeva a quanto vendesse questa. Poichè diceva (dicendo) poi lo statuario anche (un prezzo) maggiore infine il dio guardava anche la sua statua e pensava che gli uomini lo stimassero di più perché era (è) anche il messaggero degli dei e utile ai guadagni ugualmente chiedeva a quanto vendesse la statua di Ermes e lo stuatuario diceva"Se compri le statue di Zeus e di Era", questa te la do gratis.
" Versione alternativa per il libro mondo greco e i greci e noi Ermes, volendo sapere in quale stima fosse presso gli uomini, rendendosi simile a un uomo entrava nel laboratorio di uno scultore. Dapprima, vedeva una statua di Zeus e chiedeva a quanto la vendesse; lo scultore diceva che la vendeva a una dracma. Ermes dunque rideva e poi, avvicinandosi alla statua di Era, domandava a quanto (la vendesse).
Poiché lo scultore diceva (che costava) ancora di più, il dio infine vedeva anche la sua statua e pensava che gli uomini lo stimassero moltissimo, poiché era sia un messaggero degli dei sia vantaggioso per il guadagno. Dunque analogamente chiedeva a quanto vendesse la statua, e lo statuario diceva: “Ma se tu comprassi quella di Zeus ed Era, quella te la offro gratis ”.
Versione libro GYMNASION
Ερμης, βουλομενος γιγνωσκειν εν τινι τιμη παρα τοις ανθρωποις ειη, εισεβαινεν ομοιουμενος ανθρωπω εις το αγαλματοποιου εργαστηριον....
Ermes volendo conoscere in quale onore fosse tenuto presso gli uomini, assunto l'aspetto di un uomo, giungeva nel laboratorio di uno scultore.
Dapprima guardava una statua di Zeus e si informò quanto costasse. Lo scultore disse che costava una dracma. Dunque Ermes rideva, poi avvicinandosi alla statua di Era di nuovo domandava a quanto la vendesse.
Poichè lo scultore diceva un prezzo ancora maggiore, il dio guardava infine anche la sua statua e pensava che gli uomini lo considerassero di più poiché è l'ambasciatore degli dei e utile per il guadagno, chiedeva a quanto vendesse la statua di ermes.
Lo scultore rispondeva: "Ma se compri quelle(statue)di Zeus ed Era, questa statua te la regalo