Il leone, l'elefante e la zanzara (Versione greco)
Il leone, l'elefante e la zanzara
Versione di greco di Esopo
Manuale del greco antico edizione rossa pag 210 n° 75
Un leone rimproverava sempre Prometeo, <<infatti ti mi hai plasmato forte e bello, hai munito di denti la mascella e hai rinforzato le mie zampe con gli artigli, ugualmente io ho paura del gallo>>E Prometeo disse:
<<Mi accusi inutilmente: infatti non sono io il responsabile ma il tuo animo ti rende debole solo nei confronti del gallo>>. Dunque il leone si lamentava e (si) accusava di viltà e desiderava morire.
Mentre meditava su questa idea, si imbatte per caso in un elefante, e si ferma a chiaccherare; e mentre chiaccheravano, l'elefante muove di continuo le orecchie; dopo che il leone gli chiede la motivazione, l'elefante risponde: <<Vedi questa zanzara?
Se riesce ad introdursi nella mia via dell'udito, io muoio>>. E il leone: << Dunque io non voglio più morire; inaffti sono tanto più fortunato dell'elefante quanto il gallo è più grosso di una zanzara>>.
dal libro i greci la lingua e la cultura
Un leone criticava spesso Prometeo: <<Mi creasti infatti con forza e bellezza, e mi donasti la mascella con i denti, irrobustisti i piedi con gli artigli e allo stesso modo invece ho paura del gallo.
>> E Prometeo rispondeva: <<Mi accusi invano: io infatti non sono responsabile, ma la tua anima era debole solo contro il gallo. >> Il leone dunque lo chiamava piangendo e (lo) criticava per la codardia ed era disposto (voleva) a morire.
Mentre medita su questa idea, incontra un elefante e si ferma a chiacchierare e mentre chiacchieravano, l’elefante sbatte le orecchie in continuazione: poiché il leone gli chiede per quale motivo (circa il motivo), l’elefante: <<Vedi questa zanzara?
Se riesce ad introdursi nel mio orecchio (all’entrata del mio orecchio), muoio>>. E il leone: <<Anche io dunque non voglio più morire: inf atti sono tanto più fortunato dell’elefante quanto il gallo è più grosso della zanzara.