Non sono un nemico della democrazia - Il Greco di Campanini 1 pagina 432 numero 141
Ἔπειτα κἀκεῖθεν ῥᾴδιον γιγνώσκειν τὴν ἐμὴν διάνοιαν· ἐν γὰρ τοῖς πλείστοις τῶν λόγων τῶν λεγομένων ὑπ᾿ ἐμοῦ φαίνομαι ταῖς μὲν ὀλιγαρχίαις καὶ ταῖς πλεονεξίαις ἐπιτιμῶν, τὰς δ᾿ ἰσότητας καὶ τὰς δημοκρατίας ἐπαινῶν, οὐ πάσας, ἀλλὰ τὰς καλῶς καθισταμένας, δικαίως καὶ λόγον ἐχόντως. (da Isocrate)
Poi, anche da ciò è facile comprendere il mio pensiero: infatti, nella maggior parte dei discorsi pronunciati da me, io sembro criticare (ἐπιτιμῶν part pres ἐπιτιμάω)
le oligarchie e le bramosie di potere, mentre sembro elogiare le uguaglianze e le democrazie, non tutte, ma quelle organizzate bene, giustamente e con intelligenza. I nostri antenati in questo sistema erano superiori agli altri... (CONTINUA)