Atene accetta le condizioni imposte dagli spartani

εἰσιόντας δ’ αὐτοὺς ὄχλος περιεχεῖτο πολύς, φοβούμενοι μὴ ἄπρακτοι ἥκοιεν· οὐ γὰρ ἔτι ἐνεχώρει μέλλειν διὰ τὸ πλῆθος τῶν ἀπολλυμένων τῷ λιμῷ....

Essendo arrivati (Quando arrivarono) si fece loro intorno una grande folla preoccupata che tornassero senza aver concluso nulla: non era infatti più possibile attendere, dato il grande numero di morti per la fame 2 II giorno seguente gli ambasciatori riferirono le condi­zioni a cui Sparta era disposta a concludere la pace;

parlò in loro nome Teramene, dicendo che bisognava cedere agli Spartani e ab­battere le mura. Alcuni gli si opposero ma in numero ben maggio­re lo approvarono e si votò di accettare la pace. Allora Lisan­dro entrò con la flotta nel Pireo, i fuorusciti ritornarono e si iniziò a demolire le mura con grande entusiasmo al suono dei flauti, pen­sando che quel giorno segnasse l'inizio della libertà per la Grecia.

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