Le cavalle di Diomede (Versione Greco Pseudo Apollodoro)
Le cavalle di Diomedeversione greco Pseudo Apollodoro traduzione dal libro meletan
Ὄγδοον ἆθλον επεταξεν αυτῷ τας Διομήδους του Θρᾳκος ιππους εις Μυκήνας κομιζειν; ἦν δε ουτος Αρεος και Κυρηνες, βασιλευς Βιστονων, εθνους Θρᾳκιου και μαχιμωτατου, ειχε δε ανθρωποφαγους ιππους....
Come ottava fatica gli fu ordinato di portare a Micene le cavalle del (re) tracio Diomede.
Questi era figlio di Ares e di Cirene, e governava sui Bistoni, un popolo della Tracia molto bellicoso, e aveva delle cavalle antropofaghe. Eracle prese il mare con una schiera di volontari, assalì i guardiani delle scuderie, e portò le cavalle sulla riva del mare. Ma i Bistoni corsero in armi per portare il loro aiuto; allora Eracle affidò le cavale ad Abdero.
Questi era figlio di Ermes, veniva da Opunte nella Locride, ed era l'amato di Eracle. Ma le cavalle lo fecero a pezzi e lo divorarono. Eracle intanto aveva battuto i Bistoni, ucciso Diomede, e costretto alla fuga i superstiti.
Dopo aver fondato la città di Abdera presso il sepolcro dd Abdero, l'eroe portò le cavalle ad Euristeo. Ma (questi) Euristeo le lasciò libere, e le cavalle andarono sul monte Olimpo, dove furono divorate dalle fiere.