Elogio degli antenati
Meltemi numero 293
πολλὰ μὲν ὑπῆρχε τοῖς ἡμετέροις προγόνοις μιᾷ γνώμῃ χρωμένοις περὶ τοῦ δικαίου διαμάχεσθαι: ἥ τε γὰρ ἀρχὴ τοῦ βίου δικαία: οὐ γάρ, ὥσπερ οἱ...
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Molte volte ai nostri antenati era concesso combattere in difesa della giustizia servendosi di una risoluzione unanime:
infatti, la giustizia è l'origine della loro vita: Infatti, essiEssi, infatti, non abitavano, come i più, una terra straniera, dopo essersi riuniti da ogni parte e aver scacciato altri, ma, essendo autoctoni, avevano la stessa terra come madre e come patria. Primi e soli a quel tempo, dopo aver cacciato le potenti famiglie presso di loro istituirono la democrazia, poiché pensavano che la libertà di tutti fosse una grandissima concordia, poi, rese comuni agli uni e agli altri le speranze scaturite dai pericoli, si governavano con spirito libero, onorando per legge i buoni e punendo i malvagi, perché ritenevano che fosse opera di belve, essere sopraffatti gli uni dagli altri con violenza, invece, pensavano che agli uomini si addicesse stabilire la giustizia per mezzo della legge, persuadere con la parola, e coi fatti essere al servizio di queste cose, essendo governati dalla legge, ma istruiti dalla ragione.