Singolari capi d’accusa
Meltemi pagina 87 numero 53
πρότερον μέν, ὦ βουλή, ἐνόμιζον ἐξεῖναι τῷ βουλομένῳ, ἡσυχίαν ἄγοντι, μήτε δίκας ἔχειν μήτε πράγματα: νυνὶ δὲ οὕτως ἀπροσδοκήτως αἰτίαις...
Prima, o assemblea, pensavo che a chi lo voleva fosse possibile standosene tranquillo non subire processi né avere problemi; ma adesso sono incappato in accuse e calunniatori iniqui così inaspettatamente che, se mai fosse possibile, mi sembra che persino chi non è ancora nato debba già aver paura di ciò che accadrà.
Infatti per colpa di uomini di tal genere i rischi sono divenuti comuni sia a chi non ha nessun torto sia a chi ne ha commessi molti.
D’altra parte il processo per me risulta così difficile che prima fui accusato di aver sradicato un olivo dalla sua terra ed essi (gli accusatori) andarono a far domande da chi aveva acquistato i frutti delle parti dell’olivo; ma dal momento che in tal modo non riuscirono a scoprire che io ero colpevole, ora affermano che io ho abbattuto il tronco di un olivo sacro.
E bisogna che io, ascoltando ciò su cui costui (l’accusatore) ha imbastito la sua trama per poi venire qui, mi sottoponga a questo processo insieme con voi che dovete decidere sul fatto e sulla patria e sul patrimonio (mio).