Medea abbandonata da Giasone - versione greco Apollodoro da Greco terza edizione pag 383 n 125
MEDEA ABBANDONATA DA GIASONE
VERSIONE DI GRECO di Apollodoro
TRADUZIONE dal libro Greco terza edizione - pag. 383 n. 125
TRADUZIONE
giasone e medea arrivavano a corinto e trascurrevano dieci anni felicemente poi invece poiché il re di corinto creonte prometteva la figlia glauce in sposa a giasone giasone la sposava lasciando medea.
questa chiamando gli sei sui quali giasone era solito giurare e spesso biasimando l'ingratitudine di giasone, mandava alla promessa sposa un peplo pieno di veleni, che vestendola si brucia con il padre che la aiutava poi uccideva i figli che aveva da giasone prendendo da elio il carro dei draghi volanti e fuggendo su questo arrivava ad atene alcuni dicono che fuggendo lasciava i bambini che erano ancora piccoli ponendo come supplici sull'altare di era acraia. i corinzi poi li ferivano facendoli alzare.
ALTRO TIPO DI TRADUZIONE GRECO NUOVA EDIZIONE
Giasone e Medea arrivarono a Corinto e trascorrevano felici dieci anni. Poi, invece, poiché il re Creonte di Corinto promise la figlia Glauce in sposa a Giasone, Giasone la sposava, lasciando Medea.
Questa chiamando a testimoniare gli dei sui quali Giasone era solito a giurare e spesso biasimando l'ingratitudine di Giasone, mandava alla promessa sposa un peplo pieno di veleni, che vestendolo si bruciava con il padre che l'aiutava.
Poi uccideva i figli che aveva da Giasone, prendendo da Elio il carro dei draghi volanti e fuggendo su questo arrivava ad Atene.
Alcuni dicono che fuggendo lasciava i bambini che erano ancora piccoli ponendoli come supplici sull'altare (della dea) Era acraia. Poi i Corintesi li ferivano per farli alzare
Traduzione dal libro METIS
Giasone e Medea giungevano a Corinto e trascorrevano dieci anni essendo felici. Poi, il re di Corinto Creonte dato che promette in sposa la figlia a Giasone, Giasone la sposa, ripudiando Medea.
Questa invocando gli dei che Giasone era solito invocare e criticando spesso l'ingratitudine di Giasone, manda alla sposa una vesta piena di veleni, che indossandola si incendia con il padre che accorreva in aiuto.
Poi uccide i figli che aveva da Giasone, e prendendo dal Sole il carro dei serpenti volenti e fuggendo su questo arrivava ad Atene.
Alcuni dicono che fuggendo lasciava i bambini che erano ancora piccoli mettendoli come supplici sull'altare di Era l'acraia, i Corinzi li ferivano facendoli alzare.