Il potere della parola
Versione dal libro Prakteon
Λογος δυναστης μεγας εστιν, ος σμικροταω σωματι και αφανεστατω θειοτατα εργα αποτελει· δυνασται γαρ φοβον ..... και επεισε και μετεστησεν αυτην γοητεια.
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La parola è una potente signora, che con piccolissimo corpo e invisibilissimo, sa compiere cose molto divine; riesce infatti e a placare la paura, e ad eliminare il dolore, e a suscitare la gioia, e ad aumentar la pietà.
E come ciò ha luogo, lo spiegherò. Perché bisogna anche spiegarlo al giudizio degli uditori: la poesia nelle sue varie forme io la ritengo e la chiamo un discorso con metro, e chi l’ascolta è invaso da un brivido di spavento, da una compassione che strappa le lacrime, da una struggente brama di dolore, e l’anima patisce, per effetto delle parole, un suo proprio patimento, a sentir fortune e sfortune di fatti e di persone straniere. Ma via, torniamo al discorso di prima.
Dunque, gli ispirati incantesimi di parole sono apportatori di gioia, liberatori di pena. Aggiungendosi infatti, alla disposizione dell’anima, la potenza dell’incanto, questa la blandisce e persuade e trascina col suo fascino.