La peste sovverte ogni legge morale e religiosa
La peste sovverte ogni legge morale e religiosa
VERSIONE DI GRECO di Tucidide
TRADUZIONE dal libro Remata
TESTO GRECO ORIGINALE
Πρῶτόν τε ἦρξε καὶ ἐς τἆλλα τῇ πόλει ἐπὶ πλέον ἀνομίας τὸ νόσημα. ῥᾷον γὰρ ἐτόλμα τις ἃ πρότερον ἀπεκρύπτετο μὴ καθ' ἡδονὴν ποιεῖν,...
testo greco facilitato per la ricerca
Πρωτον τε ηρξε και ες ταλλα τη πολει επι πλεον ανομιας το νοσημα. Ραον γαρ ετολμα τις α προτερον απεκρυπτετο μη καθ' ηδονην ποιειν,...
TRADUZIONE
E pure in altre cose nella cittàl l'epidemia ha dato inizio a numerose violazioni delle leggi.
Più agevolmente uno aveva il coraggio di fare quello che prima si guardava dal fare per proprio piacere, che vedeva accadere un rapido cambiamento tra quelli che erano felici e cessavano di vivere all'improvviso quelli che prima non avevano niente e possedevano poi le ricchezze degli altri. . Considerando ormai la vita e il denaro come valori di passaggio, bramavano godimenti e piaceri che s'esaurissero in fretta, in soddisfazioni rapide e concrete.
Nessuno si sentiva trasportare dallo zelo di impegnare con anticipo energie in qualche impresa ritenuta degna, nel dubbio che la morte giungesse a folgorarlo, a mezzo del cammino. L'immediato piacere e qualsiasi espediente atto a procurarlo costituivano gli unici beni considerati onesti e utili. Nessun freno di pietà divina o di umana regola: rispetto e sacrilegio non si distinguevano, da parte di chi assisteva al quotidiano spettacolo di una morte che colpiva senza distinzione, ciecamente.
Inoltre, nessuno concepiva il serio timore di arrivar vivo a rendere conto alla giustizia dei propri crimini. Avvertivano sospesa sul loro capo una condanna ben più pesante: e prima che s'abbattesse, era umano cercare di goder qualche pò della vita.