I romani rispettano gli dei - Dionigi di Alicarnasso versione greco
I ROMANI RISPETTANO GLI DEI
versione di Dionigi di Alicarnasso
Traduzione dal libro Meletan e dal libro Sunesis
inizio: ουτε γαρ Oυρανος εκτεμνομενος υπο τον εαυτου παρα πωμαιοις λεγεται ουτε κρονος, fine: ως ουτε παῥ ελλησιν ουτε παρα βαρβαροις.
Infatti presso i romani non viene detto né di Urano che è castrato dagli stessi figli, né di Crono che distrugge la sua prole per paura dell'inganno degli stessi, né di Zeus che distrugge il potere di Crono e richiude nella prigione del Tartaro il suo stesso padre, né certamente dellle guerre e delle sconfitte e degli incantesimi e dei servilismi degli dei presso gli uomini; presso di loro non viene celebrata alcuna festa luttuosa o funebre che comporta battimenti di petto o lamenti delle donne, per gli dei che si distruggono, come si celebra presso i greci, non solo a proposito del rapimento di Persefone, ma anche delle disgrazie di Dioniso e altre cose simili.