Le cinque fonti del sublime - triakonta
Sapheneia pagina 341 numero 2
Inizio: Ἐπεὶ δὲ πέντε ὡς ἂν εἴποι τις, πηγαί τινές εἰσιν αἱ τῆς ὑψηγορίας γονιμώταται, Fine: τὰ πρὸ αὐτῆς ἅπαντα, ἡ ἐν ἀξιώματι καὶ διάρσει σύνθεσις·
TRADUZIONE
Sono cinque le fonti, come si potrebbe dire, atte a far nascere il sublime, poiché l’ ingegno dell'oratore, senza il quale non c'è assolutamente nulla, suppone come fondamento comune queste cinque componenti: la prima e la più rilevante è la facoltà di generare pensieri nobili, come abbiamo anche spiegato nell'opera su Senofonte; la seconda è l’ intensità e l'entusiasmo del sentimento.
Ma queste due fonti del sublime sono per lo più doti congenite, le altre invece sono anche generate dall'arte e cioè la forma speciale delle figure (e queste sono in genere di due tipi, figure di pensiero e figure di parola), inoltre la nobiltà di parola, di cui sono parti a loro volta la scelta delle parole e l'uso richiesto dei figure retoriche;
la quinta fonte del sublime, che sintetizza anche tutte le altre che la anticipano, è la combinazione in vista della stima e dell'elevatezza dell’ espressione.