Raggiungere l'idea del bello
Gi pagina 278 numero 204
Inizio: Ενταυθα του βιου, ω φιλε Σωκρατες, εφη η Μαντινικη ξενη, ειπερ του αλλοθι, βιωτον αντροπω, θεωμενω αυτο το καλον. .... fine: εκεινο ω δει θεωμενου και συνοντος αυτω.
Questo è il momento della vita, amico Socrate – diceva la forestiera di Mantinea –, o mai piú altro, degno di vita per l’uomo, quando contempli la bellezza in sé. Che se un giorno mai tu la scorga, ella non ti parrà da commisurarsi con la ricchezza o il lusso, o gli stupendi fanciulli e giovani, vedendo i quali ora rimani smarrito, e sei pronto, tu e molti altri, pur di tener gli occhi addosso sui vostri amori e di starvene insieme, a non mangiare, se fosse possibile, a non bere, ma solo a contemplarli e a conviverci. ...(continua)