Alessandro e il presagio della rondine (Versione di Greco) Verso Itaca

Alessandro e il presagio della rondine
Autore: Arriano Libro Verso Itaca

La versione è stata tradotta dal testo Gymnasion vol. 2 n. 160 pag. 107 di Giuseppe De Micheli editore principato Traduzione italiana di Anna Maria Di Leo per il sito Skuolasprint. it

Mentre assediava Alicarnasso, si dice che che (egli) a mezzogiorno si riposò, si dice (anche) che una rondine (gli) svolazzò sopra la testa garrendo molto e che si posò qua e la intorno al giaciglio, cantando più romorosamente del solito.

Si racconta (lett. dice) che (egli) si risvegliò dal sonno per la pena che aveva debolmente, (essendosi infastidito) infastiditosi dal verso scacciò la rondine con la mano non a stento: quella essendo colpita ebbe bisogno di sottrarsi così che non se ne andò non prima di svegliare Alessandro interamente, essendosi posata sopra la stessa testa di Alessandro.

E si diche che Alessandro non avendo stimato di poco conto (il fatto) l'episodio della rondine, si consultò con il profeta Aristandro; si dice che Aristandro gli disse che (l'episodio)

manifestava un complotto da (parte di) uno degli amici; si dice che rivelò anche che sarebbe stato evidente (chi). Infatti si dice che una rondine non solo sia un uccello familiare ma anche benevolo per gli uomini e più loquace degli altri uccelli.

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