Ettore e Patroclo (Versione latino Igino)
Ettore e Patroclo
versione latino Igino traduzione libro Genetrix Europa
versione pagina 92 versione numero 3. 7
INIZIO: ob iram Achilles in proelium non prodibat sed cithara in tabernaculo se exercebat. FINE: quem mortalem habuisse dicitur, sagitta percussit et occidit.
A causa dell'ira Achille non combatteva ma passava il tempo a suonare la cetra nella tenda.
E così messi in fuga gli Argivi da Ettore, Achille dietro richesta di Patroclo gli consegnò le sue armi con le quali mise in fuga i Troiani i quali pensavono che fosse Achille; Patroclo uccise Serpedonte, figlio di Giove ed Europa. Dopo lo stesso Patroclo fu ucciso da Ettore e le sue armi furono sottratte a Patroclo ucciso. Achille si riconciliò con Agamennone e gli restituì Briseide.
Allora essendo avanzato contro Ettore senza armi la madre Teti chiese per lui le armi a Vulcano, chele Nereidi portarono per mare. Con queste armi lui uccise Ettore e dopo averlo legato ad un carro lo trascinò attorno le mura dei Troiani, non valendo darlo al padre perché lo potesse seppellire Priamo, per ordine di Giove, sotto la guida di Ucranio, giunse all'accampamento dei Danai e prese in cambio di oro il corpo del figlio che seppellì.
Sepolto Ettore, Achille vagando attorno le mura dei Troiani e dicendo di avere espugnato Troia lui da solo, Apollo, facendo finta di essre Alessandro Paride, lo colpì con una freccia al tallone, che si dice avesse mortale, e lo uccise
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