IO - versione latino Igino Favole Lectior facilior e nova lexis plus
Io versione latino Igino e traduzione
favola originale 143
Ex Inacho et Argia Io. Hanc Iuppiter dilectam compressit et in vaccae figuram convertit, ne Iuno eam cognosceret....
Da Inaco e Argia (nacque) Io. Giove l’amò e la possedette dopo averla amata e la trasformò in vacca (lett. : nella figura di una vacca), perché Giunone non la riconoscesse.
Quando Giunone venne a sapere ciò, le mandò come custode Argo a cui splendevano occhi da tutte le parti; Mercurio per ordine di Giove uccise costui.
Ma Giunone le mandò la paura e costrinse lei, assalita dal timore di quella (lett. : dal cui timore agitata) a precipitarsi nel mare che fu chiamato Ionio. Di là nuotò fino in Scizia, donde quei territori furono chiamati Bosforo.
Di là (si recò) in Egitto, dove partorì Epafo. Giove sapendo che proprio per colpa sua aveva sopportato tante tribolazioni, le restituì il suo aspetto (originario).
versione dal libro Nova lexis plus
e La storia di Io dal libro Lectior Facilio
Ex Inacho et Argia genita est Io. eam Iuppiter dilexit et compressit et in vaccae figuram converit: sic Iuno eam cognoscere non poterat....
Io (fu generata) da Inaco e Argia. Giove, amatala, la nascose e la trasformò in mucca, affinché Giunone non la riconoscesse.
Quando Giunone lo venne a sapere, le mandò come custode Argo, a cui gli occhi risplendevano dappertutto; Mercurio lo uccise per ordine di Giove.
Ma Giunone le inviò uno spauracchio, e turbatala con la paura di questo, la costrinse a gettarsi in mare, che fu chiamato mar Ionio. In seguito attraversò a nuoto la Scizia, da dove sono fissati i confini del Bosforo. In seguito (giunse) in Egitto, dove partorì Epafo.
Giove, saputo che a causa delle sue azioni lei aveva sopportato tante fatiche, le restituì il suo proprio aspetto e la fece dea dell'Egitto, e fu chiamata Iside.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?