La dea Cura (Versione latino Igino)
La dea Cura versione latino Igino
traduzione libro VEL pagina 133 numero 7 e libro Sistema latino
Cura, cum quendam fluvium transiret, vidit cretosum lutum, sustulit cogitabunda et coepit fingere hominem.
Dum deliberat secum quidnam fecisset, intervenit Iuppiter; rogat eum Cura ut ei daret spiritum, quod ( è un nesso relativo?) facile ab Iove impetravit. Cui cum vellet Cura nomen suum imponere, Iuppiter prohibuit, suumque nomen ei dandum esse dixit.
Cum de nomine Cura et Iuppiter disceptarent, surrexit et Tellus suumque nomen ei imponi debere dicebat, quandoquidem corpus suum praebuisset. Sumpserunt Saturnum iudicem : "Tu Iuppiter, quoniam spiritum dedisti, in mortem spiritum recipito; tuque, Tellus, quia dedisti corpus, corpus recipito; Cura, quoniam prima eum finxit, quamdiu vixerit, eum possideat.
Sed quoniam de nomine eius controversia est, homo vocetur, quoniam ex humo videtur esse factus.
Rimorso (la dea cura), passando al di là di un fiume, vide un fango argilloso, (lo) raccolse immerso nei pensieri e cominciò a plasmare un uomo. Mentre esaminava cosa mai avesse fatto, sopraggiunse Giove, il Rimorso gli chiede di dare a quello la vita quod = ciớ che ottenne facilmente da Giove.
Poichè il Rimorso voleva dargli il suo nome, Giove se prohibere = impedire e disse che a quello doveva essere dato il suo nome. Mentre il Rimorso e Giove discutevano sul nome, spuntò la dea Terra e diceva che doveva essere dato a quello il suo nome, dal momento che ella aveva offerto il suo corpo.
Si servirono di Saturno come giudice: " Tu, Giove, poiché desti la vita, ti riprenderai la vita nella morte, e tu, dea Terra, dato che desti il corpo, ti riprenderai il corpo tu, T l'Inquietudine, siccome lo ha modellato per prima, lo possieda per tutta la vita.
Ma, dal momento che c'è disaccordo sul suo nome, sia chiamato uomo, perché fu creato dall'humus".
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