Le imprese di Ercole (Versione latino Igino)
Le imprese di Ercole versione latino Igino traduzione libro Latino per moduli 1 pag. 177
Hercules, apud Eurystheum regem, serviens Delphici oraculi iussu, minotaurum vivum ex Creta insula abduxit....
Ercole, mentre era schiavo presso il re Euristeo per ordine dell'oracolo di Delfi, allontanò il Minotauro vivo dall'isola di Creta.
Uccise Diomede, re della Tracia, e i suoi quattro cavalli, i quali si nutrivano di carne umana. Uccise Gerione dai tre corpi con un sol colpo e rapì i suoi buoi. Uccise presso il monte Atlante il gigantesco Drago, il quale era solito custodire i pomi d'oro delle Esperidi, e portò i pomi al re Euristeo.
Condusse il cane Cerbero dagli inferi al cospetto del re. Trafisse con frecce il Centauro Nesso, perché aveva voluto profanare Deianira, sua moglie.
versione Le imprese di Ercole dal libro Lingua et res
Hercules Iovis et Alcmenae filius erat et infans in cunis iacebat cum Iuno, Alcmenae infensa, duos serpentes ad eum (a lui) mittit, spiris horrendis: Hercules tamen tumida colla anguium comprehendit et suffocat.
Cum puer adolescit alia horrenda feraque monstra, quae (che) totius Graeciae incolas terrebant, necat atque ita sibi magnam gloriam comparat:
Leonem Nemeaeum clava sternit; Hydram Lernaeam cum capitibus novem interficit; aprum Erymanthium occidit; Srymphalicae paludis aves sagittis transfigit; Augeae regis bubilia purgat; taurum, cum qui (con il quale) Pasiphae concubat ex Creta insula Mycenas (a Micene) vivum addicit; Diomedem, Thraciae regem, et equos eius, qui (che) carne humana vescebantur (si cibavano), interficit;
Hippolytae, Amazonum reginae, balteum etrahit; Gerionem trimembrem uno telo occidit; ex horto Hesperidum aurea mala subtrahit; Cerberum, Thiphonis filium, ab inferis adducit.
Ercole era figlio di Giove e di Alcmena e giaceva infante nella culla quando Giunone, ostile ad Alcmena, manda a lui due serpendi, con orrende spire: Ercole però afferra i colli rigonfi dei serpenti e (li) soffoca.
Quando il fanciullo cresce uccide altri orrendi e feroci mostri che spaventavano gli abitanti di tutta la Grecia e pertanto si procura grande gloria:
con la clava abbatte il leone Nemeo, uccide l'idra di Lerna con nove teste; uccide il cinghiale di Erimanzio; trafigge con le frecce gli uccelli della palude Stinfalica; pulisce le stalle del re Augia; porta vivo all'isola di Micene dall'isola di Creta il toro con cui si corica Pasife; uccide Diomede, re della Tracia, ed i suoi cavalli, che si nutrivano di carne umana;
sottrae la cintura a Ippolita, regina delle Amazzoni; con una sola freccia uccide il trimembre Gerione; sottrae mele d'oro dal giardino delle Esperidi; conduce via dagli Inferi Cerbero, figlio di Tifone
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