Titanomachia (Versione latino Igino)

Titanomachia
versione di latino di Igino

Postquam Iuno vidit Epapho ex paelice nato tantam regni potestatem esse, curat in uenatu ut Epaphus necetur, Titanosque hortatur Iouem ut regno pellant et Saturno restituant. Hi cum conarentur in caelum ascendere, eos Iouis cum Minerua et Apolline et Diana praecipites in Tartarum deiecit. Atlanti autem, qui dux eorum fuit, caeli fornicem super umeros imposuit, qui adhuc dicitur caelum sustinere.

Quando Giunone vide che Epafo, pur essendo figlio di una concubina, regnava su un territorio tanto vasto, fece in modo che perisse in un incidente di caccia e istigò i Titani ad allontanare Giove dal suo regno e restituirlo a Saturno.

Ma quando i Titani tentarono di ascendere al cielo, Giove, con l’aiuto di Minerva, Apollo e Diana, li fece precipitare nel Tartaro.

Ad Atlante, che era il loro capo, pose sulle spalle la volta del cielo; dicono che da allora sia lui a sostenerne il peso

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