Il polipo nel naso

Il polipo nel naso versione greco Ippocrate

Nel caso che si produca un polipo nel naso, esso pende dalla metà della cartilagine come un'ugola e quando espelle il respiro, esce fuori ed è molle, e quando inspiri, ritorna indietro; e ha la voce velata e quando dorme, russa.

Allorché stia così, tagliato un dischetto di spugna, fattolo a spirale, avvolgerlo con filo di lino d'Egitto e farlo duro: deve essere di grandezza da adattarlo alla narice; poi legare la spugna con filo a quattro capi: che ognuno sia della lunghezza di un cubito.

Poi fattone un solo capo, presa una verga sottile di stagno con una cruna a un'estremità, far passare la verga nella bocca per la parte fine; e quando tu l'abbia presa, fatto passare il filo per la cruna, tirare finché tu prenda il capo dei quattro fili; poi, piazzato uno specillo bisulco sotto l'ugola, puntellando, tirare finché avrai estratto il polipo. Quando tu l'abbia strappato e che il sangue cessi di scorrere, messa intorno alla sonda della filaccia secca, apporvela;

e per il resto far bollire fiore di rame nel miele e intingendovi lo stelo, metterlo nel naso; e quando ormai la piaga guarisca fatta un'asta di piombo che raggiunga la piaga, intingendola nel miele applicarvela finchè guarisca,

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