Carme per le fortificazioni e gli Edifici di Salerno
Aemula Romuleis consurgunto moenia templis / Ampla procul fessis visenda per aequora nautis....
Cercando di uguagliare (emulando) i tempi di Roma, si elevano queste mura, visibili da lontano di su le ampie distese marine, agli stanchi marinai.
Ma quei tempi trassero incremento da razzie in contrade straniere e da rapine di infelici provenienti dall'intero mondo, mentre si rovinano bruttamente le città private di abitanti, oh vergogna! e si raccolgono avidamente le brezze di una gloria fugace. Questi in vero (Gli edifici salernitani) traggono origine da una causa giusta e da un onesto denaro, non accumulato con delitti di sorta. E' da aggiungere che i primi ebbero dei fondatori privi della luce dell'eterno vero, legati al culto di Venere di Febo, di Giove, di Diana portatrice della faretra, e di altri dei che è vergognoso riferire. Di questi al contrario è costruttore e signore il cattolico principe Arechi, bello di corpo, ma più di animo, insigne nelle qualità morali e nelle armi, Lui, che a tutto provvidamente da ordine, la "sapienza" ha così ornato da renderlo ben saldo nelle varie dottrine, cui cui giustamente viene detto onore dei popoli viventi in terra latino, supremo rappresentante dei dei longobardi cultore e guida della fede fermo nella giustizia, esimio difensore dell'onestà. Egli padre della patria, splendore e unico decoro dei suoi, ponderando con mente ben vigile e con grande preveggenza i pericoli sovrastanti al mondo nell'istante supremo (come un giorno disse il Creatore e Redentore in umana sembianza) volle che per i suoi fossero rifugio e porto di pace non solo questa complessa struttura che si erge in alto per un lunghissimo tratto, ma anche gli edifici che tu stupito e conquistato da tanta antichità, vai intorno osservano e con ciò Arechi ha meritato le promesse del Padre, che non è uso ingannare.
O Cristo onnipotante via, vita salvezza per i tuoi unica speranza, appoggiandosi alla quale nessuno è rimasto mai confuso da che il mondo esiste, non permettere che si rendano invani i voti e le pie, anelanti preghiere, ma anzi innalza chi già dispera, affinché sollevati a te tutti i cuori, la difuciosa peranza, trovi pieno appagamento
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