Il duello - Paolo Diacono versione latino traduzione Nuovo tradurre dal latino

IL DUELLO Versione latino Paolo Diacono (tratto dalla Historia Longobardorum)traduzione Libro: Nuovo tradurre dal latino numero 186 pagina 128

Habebant Assipitti apud se virum fortissimum, cuius viribus fidebant. fine: ...; Longobardis transeundi facultatem, sibi suisque, ut optaverat, , iura libertatis adeptus est.

Gli Assipitti avevano presso di loro un uomo fortissimo, delle cui forze gli uomini si fidavano.

Mostrano lui solo per combattere al posto di tutti e chiedono ai Longobardi di mandare qualsiasi di loro, che con lui venga a una singola battaglia. Dicono "Se il nostro combattente otterrà la vittoria, andatevene per la strada per la quale siete venuti, ma se in verità sarà superato dal vostro soldato, allora non vieteremo a voi il passaggio per i nostri territori.

Poichè i Longobardi non sapevano chi mandare dei loro soldati contro l'uomo bellicosissimo, un servo di sua volontà si offrì e (disse) : "Io combatterò con il nemico, a patto che vinto il nemico, togliete a me e alla mia progenie la macchia della servitù". Tutti lieti promisero che avrebbero fatto ciò che chiedeva.

Perciò aggredito il nemico, combattè strenuamente e vinse; ai Longobardi venne dato il permesso di passare e per lui e per i suoi, come aveva chiesto, venne mantenuta la promessa della libertà.

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