Il supplizio di Sisifo

Sisyphus, Corinthi conditor, vir callidus fuit. Astutia etiam Autolycum superavit. Autolycus fur erat, pecudes abigebat, sed pellem animalium tingebat: ita furtum non inveniebatur. Olim Laertes, Ulixis pater, Sisyphum vocavit et officium inusitatum commisit: invenire pecudes raptas ab Autolyco. Tum Sisyphus crucem signavit sub pecudum ungulis.

Sisifo, fondatore di Corinto, fu un uomo scaltro. Superò per astuzia anche Autolico. Autolico era un ladro, conduceva via il bestiame, ma tingeva la pelle degli animali: così non si trovava il furto.

Una volta Laerte, padre di Ulisse, chiamò Sisifo e gli affidò un incarico insolito: trovare le bestie rubate da Autolico. Allora Sisifo segnò una croce sotto le unghie delle bestie.

Poco dopo Autolico portò via altre pecore. Allora Sisifo osservò le impronte delle bestie e con molta abilità rintracciò le bestie e le restituì a Laerte. Ma l'astuzia di Sisifo non era stata gradita a Giove e poi preparò come morte un supplizio esemplare e disse: "Sisifo porterà sulle spalle un pesante macigno fino alla cima del monte.

Il macigno precipiterà dalla sommità del monte, Sisifo lo afferrerà e lo porterà di nuovo sulle spalle fino alla cima del monte; quindi precipiterà nuovamente e Sisifo lo riprenderà. La pena sarà per sempre". Ancora oggi Sisifo sconta la pena.
(By Maria D.)

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